🎬 #Recensione #reviewtime
📚TITOLO: Lady Sconvenienza - Riscatto
🖋AUTORE: Francesca Broso
💌 COLLANA: Blueberry Edizioni
💼EDITORE: Blueberry Edizioni
GENERE: #Romance #historical #victorianromance #redeem
Voto: ❤️❤️❤️❤️
Eccomi alle prese con il romanzo autoconclusivo di Francesca Broso per Blueberry edizioni. Questo volume è lo spin off del precedente Tyme, che io non ho letto, ma che non incide sull'ordine di lettura.
First impression? Shock!!! Scherzo ovviamente ma, in effetti, questo storico, ambientato nell'Inghilterra vittoriana mi ha sorpreso per la ... modernità!!!
Eh si! Decisamente. Seppur i presupposti mi indicassero un contesto ampiamente noto al mio interesse e quindi conosciuto anche per le dinamiche e le "regole" del tempo, la caratteristica che più mi ha colto e che mi ha accompagnato per tutta la lettura è sicuramente quel sapore di anticonformismo che ha caratterizzato i protagonisti, in primis, ma anche tutto il contesto.
Siamo nel 1887, a Dundee in Scozia, nel castello dei nobili Emsworth, dove Sir Yago, figlio di Lady Elizabeth, tornato dal suo viaggio in Francia, si imbatte nella rigida insegnante di francese di sua sorella, Miss Margery, tanto bella e affascinante, quanto rigida e misteriosa. Lui invece è tutto ciò che è contro le regole, lui è un estroso, un arcobaleno di colori (come quelli che indossa senza badare alle rigide etichette), permeato di arte e di bello. Lui solare che viene attratto dalle ombre di questa donna che cerca di rifuggirlo ma da cui è inevitabilmente attratta. Lei che nasconde un grande dolore e che sembra quasi arresa a una anonima sorte opportunamente scelta per sfuggire dal passato. Lui che non ne comprende il motivo e si destabilizza. Lui che la chiama "Lady Sconvenienza" in antitesi con alla sua rigidità di forma, quella corazza che invece ha indossato per proteggersi. In un alternarsi di colpi di scena e di vicende che si intrecciano, i due vivono la loro romantica e appassionata storia che spesso si interseca anche con personaggi reali, come Freud, per esempio. Ecco, come dicevo quindi all'inizio, la modernità che permea questa storia la si percepisce sicuramente dai temi trattati, dai confronti reali e, soprattutto, dalla personalità così fuori dagli schemi del protagonista, a volte, finanche eccessivo, ma che dà un ritmo diverso alla melodia di quell'epoca tradizionalista. Originale quindi l'ambientazione e la caratterizzazione dei protagonisti. La bravura dell'autrice è stato sicuramente incastonare questo personaggio, Yago, così sopra le righe in un momento storico che si percepisce che conosce in ogni dettaglio e in questo modo mescere la fantasia alla realtà in modo abile e accattivante. La modernità sta anche nel rovesciamento dei ruoli: in un uomo anticonformista che si rivela poi tenero e sensibile e in una donna apparentemente algida che cova invece in se la passione e la tempesta. Tutto comunque gira in un intreccio narrativo sapientemente gestito e verosimile in ogni parte. L'unica nota stonata che all'inizio mi ha un po' destabilizzata è stato forse proprio questo eccessivo "sopra le righe" di Yago che me lo rendeva più Peter Pan che fascinoso, ma parlo per gusto personale ma che nello sviluppo ho imparato ad apprezzare. Altra nota di merito, non tralasciare i personaggi secondari che promettono sequel interessanti.
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